computer quantistici per tutti

  

I computer quantistici per tutti

IBM ha reso il computer quantistico una risorsa cloud accessibile a tutti, tramite la sua IBM Cloud Platform. Si tratta di una prima volta storica, perché fino a oggi solo pochi laboratori al mondo potevano lavorare con un computer quantistico. Oggi, invece, chiunque lo desideri potrà fare esperienza con questo tipo di macchina, e usare il processore quantistico IBM da desktop oppure da mobile

È una notizia davvero notevole, se si considera che i primi computer quantistici sono comparsi solo un paio di anni fa.

È difficile comprendere come funziona una di queste macchine, così com’è difficile comprendere la meccanica quantistica che è alla base del suo funzionamento. Nel calcolo elettronico l’unità fondamentale è il bit, un’unità di memoria che può assumere uno di due valori, zero oppure uno. Questo aspetto è sostanzialmente il modo di “ragionare” di un computer (o qualsiasi altro dispositivo elettronico).

Nel computer quantistico esiste invece il qubit (quantum bit), un’unità minima molto più complessa – che può però essere anche di un solo atomo che può avere entrambi i valori allo stesso tempo. Tale molteplicità di valori ha una progressione matematica: 2 qubit hanno quattro stati contemporaneamente, 4 qubit = 16 stati, 16 qubit = 256 stati e così via.

L’altra caratteristica sfruttata da un computer quantistica è l’entanglement quantistico: è un vincolo tra due particelle o due qubit, che permette di conoscere lo stato della seconda misurando la prima.

L’informatica quantistica sfrutta questa proprietà, insieme alla natura probabilistica della meccanica quantistica, per accelerare alcuni specifici tipi di calcolo. Fino ad oggi è stato possibile solo realizzare computer quantistici capaci di svolgere solo compiti specifici, ma la ricerca conta su investimenti sostanziosi e si ritiene che entro 10-15 anni si potrebbe vedere una svolta.

Il computer quantistico promette un incredibile salto in avanti nella potenza di calcolo, il che è importante soprattutto con la prospettiva che presto raggiungeremo limiti fisici invalicabili con i processori al silicio .

Ma oltre alla ricerca sull’hardware sarà necessario anche software scritto appositamente, perché non si potrà semplicemente applicare la stessa logica booleana che vale per i computer classici.

Ebbene, da questo punto di vista l’iniziativa di IBM ha grandi potenzialità per chi vuole sperimentare con questi nuovi chip infatti non bisogna fare altro che richiedere un invito compilando l’apposito form online

fonti:

https://www.tomshw.it/computer-quantistico-per-tutti-provatelo-76659