Un secolo fa nasceva Turing il pioniere dei moderni PC
Alan Mathison Turing, nato a Paddington (Londra) il 23 giugno 1912 e morto a Wilmslow (nella contea del Cheshire) il 7 giugno 1954, è stato un personaggio strano, particolare e misterioso, ma per questo un “grande genio”.
È stato uno pionieri della logica dei calcolatori, uno dei più grandi matematici del Novecento, logico, analista, crittoanalista che riuscì a decifrare i messaggi scambiati fra i diplomatici e militari delle Potenze dell’Asse durante la seconda guerra mondiale.
Per violare i cifrari tedeschi utilizzò il metodo della Bomba, una macchina elettromeccanica in grado di decodificare i codici generati da una macchina tedesca chiamata Enigma.
Considerato il padre dell’informatica teorica e del computer, Turing, applicò il concetto di algoritmo ai calcolatori digitali e fu uno dei precursori del legame fra macchina e natura da cui nacque l’Intelligenza Artificiale. A lui si deve la “Macchina di Turing” e il “Test di Turing”.
In suo onore la Association for Computing Machinery (ACM) ha creato nel 1966 il Turing Award, la massima riconoscenza nel campo dell’informatica, dei sistemi intelligenti e dell’intelligenza artificiale. Lo A.M. Turing Award viene assegnato annualmente ad una personalità che eccelle per contributi di natura tecnica/informatica. Spesso questa riconoscenza viene chiamata “premio Nobel del calcolo automatico”.