Pac-Man

L’origine del gioco Pac-Man è piuttosto singolare. Fu ideato da Thoru Iwatani durante una cena con degli amici guardando una pizza a cui era stata tolta una fetta.

Dopo alcuni mesi da quella cena, precisamente il 22 maggio del 1980, grazie a un team di sviluppo di otto tecnici, divisi equamente fra software e hardware e capeggiati da Shigeo Funaki, comprendente anche il musicista Toshio Kai, vide la luce il primo Pac-Man.

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Il gioco fu commercializzato in Giappone a partire dal 10 maggio con il nome di Puckman, termine vuol dire “chiudere e aprire la bocca”. Il nome fu poi cambiato in Pac-Man per la sua commercializzazione negli Stati Uniti, iniziata nell’agosto dello stesso anno.

Nel novembre dello stesso anno Pac-Man viene presentato all’Amusement and Music Operators Association (AMOA) di Chicago dove venne definito «troppo carino per avere successo».

Le previsoni dell’AMOA furono presto smentite, il successo del “mangia-palline” fu strepitoso, la Namco piazzò, in soli sette anni più di 300 000 macchine e vendette milioni di gadget e pupazzi vari.

I due anni successivi all’uscita di Pac-Man furono caratterizzati da una rapida diffusione degli arcade in tutto l’Occidente. Una diffusione capeggiata proprio dallo stesso “capolavoro della Midway” e da altri videogiochi storici, come Donkey Kong, Galaga e Asteroids. Era quindi scontato la produzione, da parte di molte industrie videoludiche e dall’Atari in primis, delle prime console domestiche.

Nel marzo del 1982 l’Atari iniziò la sfortunata conversione di Pac-Man per la sua console.

Per il terzo anniversario della nascita di Pac-Man in ventisette città degli Stati Uniti venne festeggiato il “Pac-Man Day”.

Nel 1999 Billy Mitchell realizzò il primo “Perfect Pac-Man Game”, ovvero la “partita perfetta”, in cui riuscì a completare tutti e 255 i livelli di gioco senza essere mai catturato da un fantasma e a totalizzare 3.333.360 punti.

Durante il gioco, ogni cosa che Pac-Man riesce a mangiare viene contabilizzata sotto forma di punti, che permettono di ottenere una vita extra una volta raggiunta quota 10 000 e di essere iscritti alla classifica dei giocatori più abili.

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Le palline seminate lungo il labirinto valgono 10 punti ognuna, in tutto il labirinto ce ne sono 240, per un totale di 2400 punti mentre le power pills ne valgono 50 per un totale di 200 punti. È possibile ottenere punti extra anche mangiando i fantasmi una volta resi vulnerabili da una delle power pills: in tal caso si ottengono 200, 400, 800 e 1.600 punti, per un totale di 3000 punti, fagocitando i fantasmi in sequenza: 200 punti con il primo fantasma, 400 con il secondo e così via. Esiste anche un’altra possibilità per l’aumento dei propri punti: a un certo momento, durante l’esecuzione di ogni livello, appare al centro del labirinto un’icona, il più delle volte rappresentante un frutto. Se il giocatore è abbastanza abile da recuperarla prima che scompaia, accresce il proprio punteggio.

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Questi oggetti speciali e il loro punteggio variano in base al livello:

• Ciliegia, 150 punti

• Fragola, 300 punti

• Arancia, 500 punti

• Mela, 700 punti

• Uva, 1000 punti

• La Flagship di Galaxian, 2000 punti

• Campana, 3000 punti

• Chiave, 6000 punti

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Il punteggio più alto raggiungibile a Pac-Man è di 3.333.360 punti, perché un bug nel codice del gioco impedisce di oltrepassare il 256º livello. Questo punteggio è definito “perfect score”: per ottenerlo, bisogna mangiare in tutti i livelli di gioco tutte le pillole, tutti i fantasmi blu e tutti i bonus che appaiono.