iWatch, la rivoluzione degli orologi

La Apple scommette sulla tecnologia indossabile

Un gruppo di 100 creativi starebbe lavorando sul nuovo orologio, che dovrebbe avere tutte le funzioni dell’iPhone ed essere basato su una versione completa e non ridotta di iOS. Secondo alcune indiscrezioni apparse sul web però, il nuovo orologio avrebbe già alcuni problemi alla batteria che potrebbe costringere Apple a spostare il lancio dalla prossima estate alla fine dell’anno in corso. Resta solo una grande incognita: riuscirà la Apple a fare meglio di Microsoft? Dieci anni fa la società fondata da Bill Gates aveva provato a investire su un orologio con risultati disastrosi.  Sul lato Apple per ora però solo indiscrezioni. Solo poche settimane fa, l’amministratore delegato di Apple Tim Cook aveva detto che la società stava lavorando per sviluppare la sua tv. Adesso però sembra proprio che il progetto possa essere messo da parte per fare spazio all’orologio, il quale potrebbe andare a rivitalizzare le azioni della società e lanciare un guanto di sfida a Samsung, suo principale competitor nella telefonia mobile.

iWatch contro iTV

Il dispositivo con cui Apple aprirà il suo prossimo fronte non sarà la tanto discussa iTV, la televisione della Mela che secondo indiscrezioni abbastanza accreditate avrebbe dovuto essere il nuovo prodotto pronto a trasformare il mercato dell’intrattenimento. Secondo Bloomberg, che cita un’analisi di Citigroup, Apple starebbe concentrando tutti i suoi sforzi sull’iWatch, l’orologio “smart”. E lo farebbe per un motivo puramente economico: il mercato degli orologi renderebbe molto di più di quello delle tv. Il ragionamento di Citigroup è semplice: nel 2013 il settore dell’orologeria dovrebbe generare a livello globale vendite per oltre 60 miliardi di dollari, molto meno dei ricavi registrabili nel comparto della televisione. Ma i margini lordi legati ai prodotti da polso sono di circa il 60%, quattro volte di più di quelli del piccolo schermo. “Questa può essere un’opportunità da sei miliardi di dollari per Apple, con possibilità di espansione soprattutto se il gruppo è in grado di creare qualcosa di completamente nuovo come fu l’iPod, un prodotto di cui i consumatori non sapevano nemmeno di avere bisogno”, ha spiegato Oliver Chen, analista di Citigroup ed esperto nei prodotti di lusso.

 Apple-iWatch-demo

Bluetooth e autonomia

A quanto pare Apple avrebbe deciso di realizzare uno smartwatch basato su iOS, invece di     utilizzare il sistema operativo proprietario realizzato per l’iPod nano di quinta generazione,  graficamente molto simile ad iOS ed in grado di gestire il piccolo touchscreen da 1.5 pollici. Oltre a dover adattare iOS alla gestione di un display più piccolo, il principale problema degli ingegneri di Cupertino pare sia legato all’autonomia dell’iWatch. L’obiettivo era quello di garantire una carica di almeno 5 giorni, ma i prototipi realizzati non raggiungerebbero i 2 giorni di autonomia, come del resto avviene per la maggior parte degli smartwatch dotati di un tradizionale display touchscreen. Apple sarebbe anche al lavoro per modificare iOS in modo da consentire una perfetta integrazione tra l’iPhone e l’iWatch, sia per quanto riguarda le applicazioni, sia per quanto riguarda la comunicazione tra i due dispositivi, che molto probabilmente avverrà attraverso una connessione Bluetooth 4.0. A Cupertino sembra che si stiano rivivendo i momenti del lancio del primo iPhone, quando tutti gli ingegneri di OS X vennero assorbiti dal progetto iPhone per poter lanciare in tempo il dispositivo. Secondo diverse indiscrezioni infatti il debutto dell’iWatch è atteso entro la fine del 2013.

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