Diventeremo dei cyborg. L’intelligenza biologica si fonderà a quella artificiale.

Elon Musk

Elon Musk, considerato il nuovo Steve Jobs, ha recentemente dato il via ad un nuovo progetto denominato Neuralink il cui nome coincide anche con quello della società.

Elon Musk è un imprenditore e inventore sudafricano naturalizzato statunitense, CEO di Tesla Motors, Amministratore delegato e CTO della SpaceX, Presidente di SolarCity e cofondatore di PayPal e OpenAI.

Neuralink è una startup che opera nel campo della ricerca medica e, che ha come obiettivo quello di progettare dispositivi da impiantare nel cervello umano (microchip delle dimensioni di un micron) per risolvere lesioni cerebrali gravi quali per esempio ictus e cancro, permettendo un interfacciamento a banda larga fra l’uomo e il computer superando gli attuali limiti di imprecisione e lentezza della comunicazione vocale.

 

Problemi di innesto

Il grosso problema della commercializzazione di questa tecnologia, fino a pochi anni fa, era legato all’innesto. Il tessuto neurale del cervello crea delle cicatrici che inibiscono il funzionamento dell’impianto. Recentemente però sono state individuate le prime possibili soluzioni al problema e poco dopo è arrivato anche l’annuncio di Musk. 

 

 

Problemi di interazione

Il cervello umano è un organo con una struttura complicata, con cui è difficile interagire. Quali possibili dubbi nascono? Come ci si può collegare ai neuroni per caricare e scaricare informazioni?

 

 

Problemi di etica

Avere dei chip impiantati nel cervello vuol dire condividere i propri pensieri, potenzialmente senza limiti e senza barriere. Al di là delle questioni legate alla privacy, questo implica il potenziato del concetto di comunità: si andrebbe verso la realizzazione di un individuo collettivo che non ha più una sua individualità. 

L’innesto di un impianto cerebrale, inoltre, è un’operazione di neuro-chirurgia complessa e, per provare il suo funzionamento dell’interfaccia, sono necessari una serie di esperimenti condotti sugli animali della durata di anni.

 

Cosa afferma Elon Musk

L’obiettivo di Elon Musk è quello di creare una interfaccia hardware impiantabile, biocompatibile e wireless. Per poter realizzare un dispositivo finale pronto per l’uso da parte di chiunque, quindi commercializzabile, secondo Musk, saranno necessari fino a 8-10 anni.

 

Facebook

Anche Facebook sta progettando un sistema simile anche se più semplice e con finalità differenti. Si parla di “Typing-by-brain”, scrivere col pensiero, una soluzione che permetterà di comunicare al computer le lettere, le parole e le frasi pensate. Diversamente da Musk però i dispositivi che verranno realizzati saranno esterni al cervello e permetteranno di irradiare fotoni attraverso il cranio ed osservando il ritorno (infatti è possibile osservare l’attività neurale misurando il modo in cui le cellule riflettono la luce).

Un altro obiettivo di Facebook è quello di realizzare entro 2 anni dei sensori indossabili e attraverso delle interfacce hardware/software sarà possibile comunicare attraverso la pelle.