Programmalo o ti programmerà
I robot stanno diventando di tendenza. Nel prossimo futuro saranno dappertutto, nelle missioni militari, nella chirurgia, nella costruzione di grattacieli, nell’assistenza dei clienti nei negozi, nell’assistenza sanitaria, interagiranno strettamente con le nostre famiglie in una miriade di modi. Similmente ad altre nuove tecnologie, quella del robot potrebbe costituire una grave minaccia per la gente, per gli animali e per le organizzazioni che operano all’interno e intorno a tale mondo.
Come i dispositivi elettronici diventano più intelligenti e il costo della tecnologia all’avanguardia diminuisce, così guardiamo sempre più alle macchine per aiutare a soddisfare i bisogni umani, salvare vite, intrattenere, insegnare e curare. Il robot è una soluzione conveniente e pratica per il mondo degli affari e per i bisogni umani. Ognuno ha familiarità con i robot. Nei libri di fantascienza e nei film, sono spesso ritratti come creazioni meccaniche che possono somigliare agli animali o agli esseri umani e aiutare la società, svolgendo compiti utili, o tentando di distruggerlo, come nel film “Terminator 2”.
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Poiché molte di queste macchine “intelligenti” sono semoventi, a propulsione autonoma, è importante che siano sicure, ben protetto e non facile da hackerare. In caso contrario, invece di essere risorse utili potrebbero diventare velocemente strumenti pericolosi in grado di provocare danni agli esseri umani che sono progettati per servire. Stiamo già sperimentando alcune delle conseguenze della sostanziale sicurezza informatica con i nostri dispositivi Internet nel rapporto tra singoli consumatori e aziende commerciali. Se poi si pensa a robot come con braccia, gambe o ruote, si possono immaginare minacce che non abbiamo mai incontrato prima. Le estremità meccaniche, le periferiche e la fiducia/incoscienza/dabbenaggine umana espandono le questioni di sicurezza della rete che potrebbero essere sfruttate per causare danni, distruggere proprietà, o anche uccidere.
Ci sono già stati gravi incidenti che coinvolgono robot, tra cui una donna morta nel 2015 a Cusseta, Alabama, quando un robot industriale si era riacceso e rimesso in movimento bruscamente. Una guardia di sicurezza robot presso un centro commerciale a Stanford nella Silicon Valley ha atterrato un bambino che per fortuna non si è seriamente ferito. La chirurgia robotica è stata collegata a 144 morti negli Stati Uniti da un recente studio.
Questi incidenti dimostrano chiaramente il grave potenziale conseguente ai malfunzionamenti del robot.
La cosa che ci dovrebbe far riflettere ed impaurire maggiormente è che incidenti simili potrebbero essere causati da robot controllati in remoto da hackers con scopi meno nobili.
Soprattutto in questo periodo di minaccia terroristica il loro potenziale di pericolo aumenta.
Fonte: Università MIT Massachussets