Scuola: collassa il portale per le iscrizioni online
Prende il via oggi per tutti quegli studenti che a settembre inizieranno un nuovo ciclo di studi (escluse l’università e le scuole dell’infanzia).
Si aprono, infatti, le iscrizioni all’anno scolastico 2013/2014 e, per la prima volta, la domanda per accedere alle classi prime delle scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado) deve avvenire esclusivamente online. I genitori degli studenti devono utilizzare dunque il sito realizzato dal MIUR: prima dovranno registrarsi per ottenere un codice personale; quindi potranno cercare la scuola prescelta – tramite la sezione del portale denominata La Scuola in Chiaro – e compilare la domanda d’iscrizione.
Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha definito “un successo” l’iniziativa. “Un ottimo risultato da parte dell’amministrazione pubblica – ha detto – che testimonia come lo Stato sia ancora una grande risorsa per il Paese. E questo va detto”. Il ministro ha aggiunto che le iscrizioni online rappresentano un progetto verso “una scuola più moderna e vicina ai cittadini”.
Sì, un successo, come no. Già il primo giorno in cui i genitori avevano la possibilità di iscrivere i figli, il programma non rispondeva più, le iscrizioni si vedevano solo tagliate e a molti istituti sono arrivate chiamate per colpa del sito che neanche si apriva, troppi click insieme.
Per completare l’operazione c’è tempo sino al 28 febbraio.
Occorre dire che la corsa all’iscrizione non è sempre giustificata: infatti i criteri per la precedenza nell’ammissione – nel caso in cui le domande superino i posti disponibili – sono decisi autonomamente dalle singole scuole, e non necessariamente rispettano il criterio cronologico di presentazione della domanda.
Al di là delle – non sorprendenti – difficoltà tecniche dovute al sovraccarico, la decisione di obbligare tutti a presentare le domande online ha sollevato sin da quando è stata presa alcune perplessità.
Non tutte le famiglie italiane sono, infatti, dotate di computer e accesso a Internet: su 1.700.000 nuclei familiari coinvolti nell’operazione, si calcola che circa 300.000 si trovino in difficoltà.
Per questo motivo il Ministero ha previsto che le scuole offrano sino al 28 febbraio assistenza a quanti ne avranno bisogno: il passaggio all’iscrizione digitale non farà quindi scomparire immediatamente le code in segreteria, ma dovrebbe comunque contribuire a ridurle.