Il Flipper

DAGLI ANNI ’50 AD OGGI…

Il flipper, anche chiamato biliardino elettrico, è un gioco di abilità a moneta di origini statunitensi, molto diffuso a partire dagli anni cinquanta; Il nome originale inglese della macchina è pinball; il termine flipper, deriva dalle piccole palette (flippers), comandate da pulsanti esterni e con le quali il giocatore può colpire una biglia d’acciaio mirando a bersagli posti su un piano inclinato coperto da un vetro trasparente.

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LE ORIGINI E I CAMBIAMENTI

Il flipper originario, consisteva in un semplice piano inclinato, sul quale venivano fatte scorrere dall’alto delle biglie d’acciaio. Una volta lanciate manualmente per mezzo di un pistone a molla, le biglie scorrevano lungo il piano inclinato e finivano più o meno casualmente dentro delle buche o dei passaggi obbligati ai quali corrispondevano determinati punteggi. La vittoria era collegata al raggiungimento di un punteggio massimo.  

Il flipper presto viene abbellito dotandolo di luci, suoni ed altri meccanismi elettrici, ma il suo funzionamento rimase invariato per più di vent’anni. La svolta avvenne con l’introduzione appunto dei flippers, una sorta di palette di plastica azionabili con dei pulsanti esterni, per mezzo delle quali era possibile respingere le biglie, e indirizzarle verso specifiche buche o bersagli.

Il primo flipper con le palette fu “Humpty Dumpty”, prodotto nel 1947. L’invenzione delle palette elettromeccaniche  rivoluzionò radicalmente il flipper, trasformandolo da gioco di fortuna in gioco di abilità, grazie alla possibilità di giocare la biglia a piacimento, controllando entro certi limiti lo svolgimento della partita, e di conseguenza aumentando il piacere del gioco.

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Il flipper restò per decenni una complessa macchina elettromeccanica; solo verso la metà degli anni ‘70 le prime sperimentazioni videro gradualmente il passaggio a modelli interamente controllati da una scheda elettronica dedicata; tuttavia buona parte dei componenti del piano di gioco del flipper sono rimasti elettromeccanici, anche se negli apparecchi attuali sono controllati da una moderna CPU.

 

IL FLIPPER IN ITALIA

In Italia, negli anni sessanta, il flipper fu oggetto di regolamentazioni e limitazioni giuridiche decise a proibirne l’utilizzo come apparecchio per gioco d’azzardo; questo portò al divieto di vincite di alcun genere, inclusa la ripetizione della partita. Per fronteggiare queste limitazioni, i costruttori di tutto il mondo produssero modelli differenti esclusivamente dedicati al mercato italiano. Questo portò ben presto alla costruzione di flipper, che soddisfecero la richiesta dell’Italia di modelli adeguati alla legislazione nazionale.

 

IL FLIPPER OGGI

Oggi il flipper è scomparso dai locali pubblici italiani, sostituito dai videopoker e dalle New Slots; in pratica, sostituito dai giochi a premio. La situazione non è comunque diversa nel resto d’Europa: nel mondo è rimasto attualmente un solo produttore, la Stern, anche se si moltiplicano le iniziative, soprattutto da parte di entusiasti e collezionisti, di ricostruire su licenza piccole quantità di apparecchi del passato.

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IL FLIPPER DEL FUTURO

Per dare uno sguardo al possibile futuro del flipper, vi sono dei nuovi progetti di macchine fornite di CPU e dotate di un piano di gioco virtuale, che permetterebbero di simulare molto bene il funzionamento di un vero flipper, con il vantaggio di poter avere più modelli da far funzionare su un’unica macchina.

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