Che fine hanno fatto le cartoline?

Che fine hanno fatto le cartoline? Quei rettangoli di cartoncino che venivano inviati ai parenti e amici da luoghi più o meno remoti?


Sono state quasi completamente rimpiazzate dalle foto e dai messaggi mandati col cellulare? O qualcuno le usa ancora?

Quel che è certo è che per molte generazioni hanno rappresentato l’unico modo per comunicare con le persone care, quando non si era a casa, e spesso per condividere con amici e parenti le emozioni i paesi lontani.

Le cartoline venivano utilizzate come vere e proprie lettere, con composizioni e testi dedicati alle persone care lontane oppure con un sempilice “Cari saluti, con affetto, il vostro…” .In quest’ultimo caso si voleva comunicare un messaggio tipo, mi ricordo di te, anche se sono lontano e ti penso.

Le cartoline richiedevano un tempo per essere acquistate, una pianificazione e un costo da sostenere per la spedizione e l’affrancatura.

Per questo motivo non le si inviava a chiunque, prima della partenza bisognava annotarsi su un taccuino gli indirizzi delle persone a cui destinarle.

La cartolina aveva il fascino discreto dell’oggetto tangibile; conteneva una fotografia, di solito una bella fotografia anche se un po’ anonima, era un oggetto di serie che doveva poter essere acquistato da persone differenti in momenti e stagioni differenti.

La cartolina era un oggetto immutabile anche se personalizzabile sul retro con un testo scritto spesso in corsivo e con una certa padronanza della lingua.

Mia madre ha un intero scatolone di cartoline che conserva come oggetti da collezione.

Oggi alla staticità dell’immagine fissa della cartolina si preferisce la velocità di condivisione di una foto postata su un social network. Le immagini postate sui social network sono condivise, spesso difficilmente personalizzabili. Arrivano a tutti gli “amici”.

L’immediatezza del qui e ora, del –posto quello che mi pare- è diventato un atto impulsivo, non pianificabile che non richiede una riflessione, un tempo che deve trascorrere…il post arriva a destinazione in un click. Potenza di internet!

Oggi condividiamo un intero reportage di viaggio con fotografie e commenti e possiamo, in tempo reale, ricevere risposte e commenti, il racconto si costruisce mentre viene vissuto, non è postumo.

Il cellulare consente di condividere l’emozione di un momento con una persona cara e lontana e spesso sostituisce l’annotazione scritta. La memoria dei cellulari e i nostri profili social sono spaccati di vita che si stratificano con foto suoni e testi  che hanno un significato nel momento in cui vengono creati ma che col passare del tempo diventano frammenti.

Anche le cartoline della scatola di mia madre sono frammenti della sua vita passata, sono ricordi spesso di persone che non frequenta più, testimonianza di rapporti di amicizia di affetto e condivisione prima del – sempre connessi- che caratterizza internet

http://www.lazzaroturistica.it/la-storia-lazzaro/il-passato/cartoline.html