energia geotermica

L’ ENERGIA GEOTERMICA

  L’energia geotermica è il calore contenuto nell’interno della Terra.

Esso è all’ origine di molti fenomeni geologici di scala planetaria. Tuttavia, l’espressione “energia geotermica” è generalmente impiegata, nell’uso comune, per indicare quella parte del calore terrestre, che può, o potrebbe essere, estratta dal sottosuolo e sfruttata dall’uomo.

 

 

L’energia geotermica fu utilizzata per la prima volta per la produzione di elettricità il 4 luglio 1904. Accadde in Italia, ad opera del principe Piero Ginoni Conti, il quale sperimentò il primo generatore geotermico a Lardello, in Toscana, in seguito furono create delle vere e proprie centrali geotermiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il principio su cui si basa la geotermia è che la temperatura del suolo aumenta man mano che si scende in profondità: in media ogni 100 metri la temperatura delle rocce cresce di +3° C.

L’energia geotermica si forma quindi dalle acque sotterranee che a contatto con rocce ad alte temperature si riscaldano trasformandosi in vapore. L’energia prodotta tramite questo processo è destinata al riscaldamento urbano, le coltivazioni in serra e il termalismo.

In alcune particolari zone questa caratteristica naturale del pianeta si accentua con temperature nel sottosuolo leggermente più alte della media, ad esempio a causa di fenomeni vulcanici o tettonici. Qui l’energia può essere facilmente recuperata anche a basse profondità, tramite appunto la geotermia

 

 

La diffusione dell’energia geotermica nel mondo

La diffusione nel mondo è ancora minima, la preziosità di questa risorsa  è stata intesa da molti Paesi e la Pike Research, società di ricerca nel settore, sostiene in un rapporto che questo discorso stia riguadagnando un nuovo peso. Si stimano 458 progetti tutt’oggi all’attivo in tutto il mondo ed una crescita potenziale futura di alcuni nuovi Paesi come Turchia, Indonesia, Cile e Africa posti in una zona favorevole.

Ad oggi, a livello mondiale, la metà della capacità generativa geotermica finora prodotta ( già scarsa rispetto al totale calcolato) è generata da Stati Uniti e Filippine all’avanguardia nel settore. Messico, Indonesia, Italia e Giappone li seguono. Alcuni ricercatori del MIT (Massachussets Institute of Technology) sostengono in un resoconto del 2006 che questo metodo fornirebbe agli USA energia geotermica pari ad oltre 2.000 volte il fabbisogno nazionale già solamente usando le tecnologie a loro disposizione ed il dato salirebbe se utilizzassero nuove tecnologie.

 

 

E in Italia?

In Italia tutta l’attività geotermica per la produzione di energia elettrica è affidata a Enel Green Power e la maggior parte delle centrali si trova in Toscana, nel triangolo Larderello-Travale-Radicondoli e in minor quantità sul monte Amiata.

In Toscana quindi già da un secolo si sfrutta l’energia geotermica: la prima dimostrazione pratica di questo potenziale si è avuta sulle Colline Metallifere, il 4 luglio 1904. Merito  come già detto del principe Piero Ginori Conti che a Larderello sperimentò il primo generatore geotermico.

Questa zona ha comunque raggiunto una certa saturazione, mentre è in fase di partenza un progetto che intende sfruttare la zona dei Campi Flegrei alle pendici del Vesuvio.

 

 

IN CONCLUSIONE: possiamo dire che l’ energia geotermica sia un’ ottima fonte di energia rinnovabile anche se persistono alcuni problemi come l’ ingombro delle centrali e il cattivo odore emanato aqnche se si sta lavorando a soluzioni per favorire lo sviluppo di questa forma di energia. Anche se il principale problema è  l’ elevato costo che non permette a tutti l’ utilizzo di questa forma di energia