FreeDOS

FreeDOS è sistema operativo, versione open source di MS-DOS. MS-DOS è un prodotto commerciale della Microsoft Corporation dedicato ai Personal Computer con microprocessore x86, è installato al posto di Windows 7 su alcuni computer portatili di fascia medio-bassa.

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Lo scopo del progetto è rivitalizzare vecchi computer che potrebbero funzionare con un sistema operativo leggero e dinamico.
Il progetto iniziò il 28 giugno 1994, dopo l’annuncio di Microsoft Corporation, dell’interruzione della cessazione delle vendite e del supporto tecnico per MS-DOS. Jim Hall, il programmatore,  pubblicò un annuncio nel quale rese noto il progetto e annunciava la ricerca di collaborazioni.
Poche settimane dopo la pubblicazione di tale annuncio molti iniziarono a collaborare su un kernel (software avente il compito di fornire ai processi in esecuzione sull’elaboratore un accesso sicuro e controllato all’hardaware), una shell (parte di un sistema operativo che permette agli utenti di interagire con il sistema stesso, impartendo comandi e richiedendo l’avvio di altri programmi e delle utilities di base, per mettere insieme del codice che avevano scritto loro stessi, oppure trovato disponibile a condizioni compatibili con la libera ridistribuzione.

La prima major release (specifica versione di un software resa disponibile ai suoi utenti finali) la 1.0, è stata rilasciata il 3 settembre 2006. Si tratta di un retaggio dell’era del MS-DOS, il sistema operativo di Microsoft la cui sorte fu segnata con il debutto di Windows95. All’inizio del 2012 è stata rilasciata la versione 1.1.

Alcune aziende hanno scelto FreeDOS come sistema operativo gratuito da preinstallare sui propri PC per chi non vuole acquistare una licenza di Windows.

Il sistema operativo può essere sotto forma di immagine disco raw per floppy e ISO per CD avviabili.  Esso fornisce principalmente accesso alle memorie di massa e ai loro filesystem tramite il kernel. Attua anche un sistema di gestione della memoria ma non fornisce alcuna interfaccia grafica.

FreeDOS supporta un vastissimo range di hardware, può essere installato da CD-ROM, ed è possibile crearne proprie distribuzioni senza che sia necessario il pagamento di royalties di alcun genere.

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Esso ha dei miglioramenti su MS-DOS, che riguardano principalmente il supporto di standard e tecnologie che non esistevano quando la Microsoft interruppe il supporto a MS-DOS. La scelta dipende dal fatto che i dispositivi possono essere distribuiti a un costo inferiore, non includendo una licenza OEM di Microsoft.

Si tratta di una trovata per chi già dispone di una licenza del tipo retail per Windows 7, infatti comprando il sistema operativo a parte, l’utente può trasferirlo gratuitamente sul nuovo computer. L’opzione è apparsa sul negozio virtuale di Lenovo in India per il G560: è un prodotto ritirato dal mercato europeo. In Italia, si può evitare l’acquisto di Windows 7 associato a un computer. La procedura è lenta e non sono molti i distributori che informano i clienti dell’opportunità.

FreeDOS è perfettamente utilizzabile e permette di avviare un computer e di eseguire tutti i programmi scritti per MS-DOS negli anni ’80 e ’90, oltre ai software esplicitamente progettati per questo sistema.

Il sistema è tuttora adoperato in alcuni ambienti in cui è richiesto un sistema leggero e minimale per far girare software che, per quanto vecchi, sono perfettamente testati e funzionanti.

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FreeDOS vuole essere ciò che MS-DOS sarebbe stato se Microsoft non avesse deciso di passare a Windows; e inoltre mantiene la compatibilità con le vecchie applicazioni.