Apple 1 venduto all’asta al prezzo di 500.000 €

La storia della Apple Inc. inizia nel 1976
La Apple Inc. (fino al 2007 Apple Computer Inc.), più comunemente conosciuta come Apple, è un’azienda informatica statunitense che produce sistemi operativi, computer, telefonini (gli iPhone), lettori di musica digitali (gli iPod), table PC (gli iPad) e altri dispositivi multimediali con sede a Cupertino, nella Silicon Valley (California).  L’Apple fu fondata nel 1976 da Stephen Jobs (1955-2011), Stephen Wozniak (1950-) e Ronald Wayne (1934-) per la produzione e vendita di computer alternativi allo strapotere dei PC-IBM basati su processori Intel. Nel corso del tempo, la Apple, ha introdotto numerose innovazioni tecnologiche e nel campo del design applicate a prodotti informatici.
Attualmente la Apple è una delle più grandi aziende del mondo davanti alla eterna rivale Microsoft: il 9 agosto 2011 la Apple ha addirittura superato, di poco, la ExxonMobil, compagnia petrolifera statunitense, diventando l’azienda di maggior valore al mondo. Sarà proprio la Apple la grande rivale della Microsoft, soprattutto per il fatto che entrambe hanno usato fin dall’inizio un linguaggio di programmazione completamente diverso.

La nascita dell’Apple I
Nel luglio del 1976, a Palo Alto, in California, due giovani dal passato hippie, Stephen Jobs e Stephen Wozniak (detto The Woz), legati dalla stessa passione, la tecnologia, costruirono nel garage dei genitori adottivi di Jobs l’Apple I, uno dei primi Home Computer (versioni primitive degli attuali Personal Computer). In questo modo, i due amici, diedero vita all’omonima azienda, battezzata come la casa discografica creata quasi dieci anni prima dai Beatles.
L’Apple 1, era un oggetto primitivo per i nostri tempi, una semplice scheda madre assemblata e coperta da un case in legno. È qui che si sviluppa il genio di Jobs, riuscendo a convincere alcuni membri dell’Homebrew Computer Club ad acquistare gli Apple 1 sulla carta, semplicemente presentando l’idea. In questo modo i due amici iniziano a capitalizzare i primi soldi necessari per assemblare i computer.
L’Apple 1 era basato sull’economico microprocessore MOS 6502 (la stessa azienda MOS, montava il 6510 sul Commodore 64) da appena 1.0 MHz, che costava appena 25 $; possedeva una memoria da 8 KByte, circa 524.000 volte in meno degli attuali computer, una tastiera alfanumerica e un display video monocromo 280 x 192, da 40 x 24 caratteri.
Era assemblato in casa e aveva un solo slot di espansione usato per connettere un registratore a cassette. L’Apple 1 era predisposto per essere collegato ad un monitor. L’involucro era di legno ed era venduto assieme ai manuali e a una lettera autografata e scritta da Jobs e Wozniak.
Nell’Apple 1 Computer non erano compresi tanti accessori, anzi uno solo, la scheda madre. Tutte le altre attrezzature come l’alimentatore, la tastiera, lo schermo, il lettore di nastri, e perfino l’involucro, dovevano essere comprati (o costruiti) a parte dall’utente.
Per questo motivo e, per il costo elevato che aveva, coloro che se lo potevano permettere erano veramente pochi, i puri appassionati di tecnologia.
Gli accessori erano ‘suggeriti da Apple’. Nella seguente immagine, si può osservare la tastiera, usata anche per l’Apple II, è una ‘Datanetics ASCII’. Il registratore a nastro è un ‘Panasonic 2102 Recorder’ originale. Il monitor era realizzato da Sanyo.

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Il primo rivenditore
Nel 1975, Paul Terrell inaugurò uno dei primi negozi al dettaglio di computer della storia, il Byte Shop, nella città di Mountain View in California. La catena Byte Shop viene ricordata come il primo rivenditore ufficiale di computer Apple della storia, il padre degli odierni Apple Premium Reseller.
Nel 1976, infatti, Steve e Woz si presentarono al Byte Shop con un prototipo del loro primo computer, l’Apple-1, per proporre una vendita su vasta scala. I clienti avrebbero dovuto acquistare l’intero kit di montaggio (composto anche monitor e tastiera) da assemblare a casa in un secondo momento.
L’Apple-1, così, fu commercializzato dal luglio 1976 all’agosto 1977 attraverso questa una catena di elettronica, che ne acquistò le prime 50 unità. Il prezzo, diabolico, iniziale era di 666,66 dollari.

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Il lotto 20
L’Auction Team Breker, nota casa d’aste tedesca che mette in vendita regolarmente “antichità tecnologiche” come strumenti musicali con meccaniche, giochi con componenti automatizzati o meccanici e così via, il 24 Novembre 2012 ha messo in vendita ad un’asta tenuta a New York il “lotto 20”, corrispondente a un “Apple 1 Computer” originale del 1976.
L’acquirente che si è aggiudicato questo rarissimo esemplare funzionante è rimasto anonimo e, alla fine delle offerte ha speso ben 374.500 dollari americani, circa 500 milione di euro.
Non è di sicuro la prima volta che un evento del genere si verifica, basti pensare che pochi mesi prima di quest’asta la Sotheby’s è riuscita a piazzare il contratto originale di fondazione della Apple alla cifra di 1,59 milioni di dollari.

Nel corso degli anni, di Apple I, ne sono stati realizzati 200 modelli, di cui la maggior parte furono venduti all’ interno del Bite Shop di Mountain View; oggi, secondo “Apple 1 Registry” di Mike Willegal, nel mondo ne esistono ancora 43 set e appena 6 di essi sono funzionanti. Il lotto 20 è uno di questi ultimi. Dei 200 modelli, solo 50 sono ancora in circolazione, ma funzionanti solo sei. Il modello venduto all’asta è uno di questi 50.

Il modello venduto per 500.000 dollari ha battuto considerevolmente la valutazione di quello aggiudicato in estate, giugno 2012, da un italiano. Quest’ultimo modello, anch’esso perfettamente funzionante, era stato messo in vendita da Sotheby’s a New York, dove ha raggiunto più del doppio della valutazione di partenza terminando al prezzo di ben 374.000 dollari.

Appunti

Nel corso della stessa asta è stato venduto anche un foglio di appunti originale manoscritto da Steve Jobs all’epoca appena 19enne: il prezzo è stato di 27.500 dollari partendo da 10-15.000 dollari. Il foglio si riferisce agli anni in cui Jobs era all’Atari insieme al suo amico Woz.e si concentrava sullo sviluppo di titoli come World Cup PC. In quel momento Steve viveva in una comune e marchiò i fogli con il mantra buddista “gate gate paragate parasangate bodhi svahdl” ossia un invito ad andare sempre oltre e oltre come Buddha.

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L’autenticità del modello venduto
Gli elementi periferici del modello battuto all’asta sono autentici: la scheda madre e l’alimentatore con lo stesso trasformatore che era sul mercato nel 1976. La tastiera è un ‘Datanetics ASCII’ scelta da Apple per l’Apple 1 e successivamente utilizzata anche per l’Apple 2. Il registratore a cassette è un originale Panasonic 2102. L’Apple 1 non aveva un sistema operativo, ma solo un programma “monitor” che faceva da interfaccia tra tastiera, CPU e memoria. Qualsiasi software aggiuntivo, compreso il BASIC (disponibile solo dopo il febbraio 1977) doveva essere caricato su cassette.